Francesco Miscoria, classe ’94 di Moruzzo, non accetta di prendersi troppo sul serio, tuttavia abbiamo deciso di fargli qualche domanda, per poter meglio presentare “Dasvidanija“, il brano che verrà eseguito per la prima volta al pubblico al concerto di domenica 23 agosto 2015 della Filarmonica Linda a Nogaredo di Prato di cui abbiamo già parlato nel post precedente.
Ciao Francesco, presentati
Sono un ragazzo con un sogno, e come molti altri sto cercando di costruire la mia strada. Ho cominciato con la musica alla scuola della Filarmonica “Leonardo Linda” di Nogaredo di Prato con un corso di batteria, poi per un anno ho frequentato il liceo musicale, ma la svolta decisiva c’è stata quando ho vinto una borsa di studio per partecipare ad un corso al CET di Mogol. Ho vinto con la canzone Domani No.
Dopo di che sono stato scelto per un disco di brani inediti, assieme ad altri ragazzi della zona, sotto la direzione artistica di Bungaro. In quel caso la mia canzone era La Botta di Culo.
In questo periodo invece sto facendo le ultime modifiche agli arrangiamenti per il concerto che presenterò sempre a Nogaredo di Prato, alla Festa del Ringraziamento il 16 ottobre.
E la canzone per il concerto del 160°?
Si intitola Dasvidanija, ha un testo molto intenso, che con un tocco di ironia paragona l’amore alla guerra. L’arrangiamento per l’orchestra è di Irina Guerra Lig Long, direttrice della Filarmonica, che è stata molto disponibile e ha dato un taglio contemporaneo all’arrangiamento. Non vedo l’ora di farvelo ascoltare!
Come descriveresti la tua musica? a chi ti ispiri?
Cerco di far si che la mia musica sia fuori da tutte le categorie, che sia a se stante. Quello che vorrei ottenere è un genere personale, l’importante è che sia fresco ed orecchiable, che piaccia. Il risultato è un miscuglio tra generi. Per me i testi sono molto importanti, ma il mio genere non vuole essere cantautorale, in questo mi ispiro a Rino Gaetano, nel suo essere libero dai generi.
Un altro mio punto di riferimento sono i Gogol Bordello (band punk-rock degli Stati Uniti), mi ispiro alla loro pazzia.